Il Premio Bontà è espressione del nostro Quartiere che, attraverso le varie Associazioni coordinate dalla Pro Loco, identifica alcune persone che nella loro vita si spendono per gli altri.
Una persona mite e umile, testimonianza vivente di bontà e altruismo, sempre vicino ai bisogni del prossimo. È il quadro completo per descrivere Silvia Panada, emozionata 80enne, che ieri ha ricevuto il «Premio Bontà 2019», l’annuale riconoscimento della Proloco di Mompiano in collaborazione un il nutrito parterre di associazioni attive nel quartiere e della parrocchia San Gaudenzio. Sesta edizione per la manifestazione dedicata «a chi vive una dimensione di bontà elevata, prendendosi cura delle fragilità e delle sofferenze altrui», come descrive il parroco don Alberto Maranesi. E la scelta di quest’anno è ricaduta proprio su «nonna» Silvia: una donna forte e coraggiosa, rimasta vedova molto giovane ma che non si è data per vinta e ha cresciuto da sola le sue tre figlie. Ma non solo. Ha dedicato la sua vita agli altri: nel lavoro, essendo stata un’infermiera, e nella quotidianità, dedicando il suo tempo a chi ne ha bisogno. «Aiuta tutti, come può, rimanendo nell’ombra ma sempre presente: ha una vera predisposizione per gli altri», ha sottolineato Marina Rossi, presidente della pro loco. E ieri non si è smentita: la targa di ringraziamento che le è stata consegnata l’ha dedicata proprio agli altri, in primis alla sua famiglia e alla sua amica Letizia. «Ricevere un premio così prestigioso in un ambiente che merita grandi riflessioni per me è un onore. Cosa avrò mai fatto per meritarlo? Poi dovranno spiegarmelo», ha scherzato commossa la simpatica ex infermiera… leggi l’articolo di BresciaOggi
Silenziosa, quasi timida. Restia a parlare di sé, quando lo fa si commuove. È la «bontà» riconosciuta, e premiata, di Franco Saresera, a cui è stato assegnato domenica il premio istituito cinque anni fa dalla Pro loco di Mompiano.
Come da tradizione la targa con il «grazie» della comunità è stato consegnato al termine del pranzo (da 220 persone) ospitato, non a caso, nella scuola Nikolajewka, luogo di convergenza di molte delle «forze buone» del quartiere. «È un riconoscimento per chi si impegna nel nostro quartiere: Franco negli anni ha dato tanto», spiega Marina Rossi, presidente della Pro loco di Mompiano.
Settantasette anni, una lunga militanza nel Partito comunista («Una storia purtroppo finita, il mio attivismo è iniziato a quattordici anni ma adesso non c’è più niente», ripete Franco). Non solo politica: da 45 anni presidente della Cooperativa lavoratori («Spero di riuscire a trovare qualcuno con idee nuove, è il momento giusto») e parte attiva dell’associazione Volontari di Mompiano… leggi l’articolo sul Giornale di Brescia
«Se mi premiate per quello che faccio qui, è assurdo: provate, venite anche voi e vedrete che qui la gente si vuole un bene che non potete immaginare». Il «Premio bontà 2017 Comunità di Mompiano», Vittorio Ballerini, si conferma anche nelle sue parole, pronunciate poco dopo l’attribuzione della targa che le associazioni del quartiere da quattro anni consegnano a un residente che si è distinto per meriti legati alla solidarietà e alla cura degli altri. Quest’anno il riconoscimento è andato a Ballerini, 89 anni compiuti da poco, che dopo aver fatto il tecnico per macchine di calzifici e un po’ di volontariato per la parrocchia, da pensionato si è dedicato al volontariato per l’Unitalsi: dieci anni accanto ai malati che affrontavano il viaggio verso Lourdes… leggi l’articolo del Giornale di Brescia